L’orgoglio di essere amico di un grande poliziotto. Alessandro Scuderi, l’uomo ad un passo da “Binnu Provenzano”, quando “altri” non volevano arrestarlo.

Di
Carmelo Finocchiaro
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19 Giugno 2021

Alessandro Scuderi, seppur essere una grande risorsa del Paese e’ andato in pensione, costretto dalle leggi che “cancellano” le memorie dei grandi investigatori, perche’ la legge a 60 anni li manda in pensione. Anche i grandi investigatori. Come Alessandro. Ma è giusto che il Paese abbia piena conoscenza di un grande uomo caratterialmente  “ostico”, spesso “incazzoso” ma un grandissimo investigatore, in lotta contro le mafie e anche con chi voleva un paese compromesso con la mafia e le mafie. Lui che a due passi da Provenzano ha arrestato Totuccio Contorno e dato “lustro” alle Squadre Mobili di Palermo e Catania, con decine di iniziative investigative e arresti per fermare la mafia, l’usura e le estorsioni. Lui che insieme ad un grande magistrato,come il sostituto procuratore di Caltanissetta Dott. Pasquale Pacifico, hanno fatto luce sull’omicidio Ilardo. Colui che aveva deciso di collaborare con lo Stato. Ilardo  seppur essere uno degli uomini piu ascoltati da Provenzano e uomo di  Piddu Madonia perchè parente, aveva deciso di collaboare con lo Stato e voleva “svelare” come Stato-mafia trattavano. Per questo lo hanno ucciso. E Alessandro non ha consentito che restassero impuniti gli uomini che hanno ucciso Ilardo. La storia di Alessandro è la grande storia di un grande uomo e di un grande investigatore. Di un uomo dello Stato.  E voglio che tutti sappiano che sono orgoglioso di avere la sua “preziosa” vera amicizia. Un uomo dello Stato che non ha mai “ceduto” a niente e a nessuno. A costo di pagare personalmente, cosi’ come avvenuto, nella sua carriera. Ma Alessandro c’è e potrà dimostrare alle giovani generazioni quanto è importante essere uomini fedeli alla repubblica. Perchè battere la mafia significa liberare un popolo.

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